Questo blog vuole distruggere il confine tra critica riflessiva e rabbia distruttiva nei confronti della civiltà del dominio e dei suoi derivati.
Dove ogni singolo passo è visto da occhi meccanici, seguito da spie elettroniche nei tuoi mezzi di comunicazione, dove uno schermo fa da mediatore con il mondo, dove la zootecnia opprime i non umani, dove il controllo della terra operato dalle biotecnologie non fa un passo indietro, dove i campi di concentramento odierni rasentano l’invisibilità, la riflessione impegnata non può non accompagnarsi al libero sfogo.
Se non sei incazzato non stai prestando attenzione.
PS; È il primo blog che tiro fuori, abbiate pietà.